Avendo a disposizione un bel weekend di quel piacevole sole di aprile che scalda il cuore, abbiamo deciso di fare due giorni a spasso. Era da tempo che “puntavo” il parco di Pinocchio, ma non ne avevo sentito parlare benissimo, quantomeno non all’unanimità. Così con il motto “provare per credere” siamo partiti alla volta di Collodi. Arrivati a Collodi ci siamo imbattuti in una serie di bancarelle con souvenir di ogni tipo e un’altissima statua di legno del famosissimo burattino ci ha segnalato il parcheggio e l’entrata del parco. Il biglietto di ingresso si aggira attorno ai circa 13 euro per gli adulti e 11 o 7 euro a seconda delle età dei bambini, gratuito sotto i 3 anni. Inoltre è possibile, con un supplemento, visitare anche il giardino della storica Villa Garzoni che noi non siamo riusciti a visitare tanto ci siamo soffermati a goderci il parco. Consultando il sito ufficiale del parco stesso potrete verificare prezzi e orari di apertura nonché tutte le informazioni necessarie.
Veniamo alla nostra visita.. già nella saletta adibita a biglietteria si respira a pieni polmoni l’atmosfera della fiaba antica e autentica con i muri pitturati a tema … pitturati già da un po’ …. Intendo dire che non dovete aspettarvi qualcosa di super moderno ed accessoriato o qualcosa di pazzescamente tematizzato… non sarebbe il parco di Pinocchio…. Sarebbe un parco divertimenti. Io da subito entrando ho avuto questa idea, di calarmi in una storia antica, di altri tempi ma sempre tuttora valida. Una storia in cui la realtà e la fantasia si fondono, in cui il male e il bene si alternano e si rincorrono, in cui ogni personaggio ha il suo fascino… ma io non faccio testo, io di fiabe mi ci nutrirei e devo dire che anche per miei bimbi vale lo stesso… sapevo che Pietro avrebbe adorato questo posto e di conseguenza Gioele si è divertito sull’onda emozionale del suo fratellone. Quindi per una mamma ancora un po’ incantata… giornata ideale.
Appena varcato l’ingresso si passa in alcune sale espositive che credo accolgano mostre permanenti e temporanee … i miei bimbi sono passati letteralmente di corsa attraverso queste stanze buttando giusto un occhio a qualche burattino e noi li abbiamo rincorsi tanta era la loro voglia di entrare. La mappa illustra perfettamente il percorso che inizia in una piccola piazzetta dove su una gigante scacchiera è possibile muovere a piacimento le pedine che rappresentano i vari personaggi della fiaba… anche qui il tutto molto retrò… qualcuno potrebbe dire che le pedine andrebbero ridipinte, ma i miei figli si sono fatti un baffo della intensità della pittura e hanno iniziato a contendersi il gatto e la volpe e non si sarebbero mossi di li per un bel po’….
Se non ché una voce all’altoparlante richiamava l’attenzione su uno spettacolo di burattini… vedendo gli orari a cui lo spettacolo veniva proposto abbiamo optato per prendere parte a quello pomeridiano…. Ci siamo persi tra gli antichi carrozzoni di mangiafuoco ricolmi di storici burattini e di particolari interessanti. Lungo tutto il lato esterno di un carrozzone inoltre si può ripercorrere tutta la storia delle avventure di Pinocchio attraverso immagini e frasi che consentono anche ai bambini di scoprire quei personaggi e quelle parti della fiaba non contemplate dalla versione Disney. E anche questo vuoto da colmare ha affascinato Pietro oltremodo… personaggi che non conosceva e che potevano prendere parte al nostro viaggio. Come rendere ancora più entusiasta un bambino? Facendogli fare qualche giro sulla giostra…. Tre, per la precisione, ma chiamarle giostre è davvero riduttivo… veri e propri caroselli d’epoca che mi hanno davvero lasciato a bocca aperta. Quel fascino vintage che non può non impressionare. Proseguendo si incontra un bel parco giochi (a noi è piaciuto tantissimo il gioco dell’oca di Pinocchio), un bar e uno spazio dove sono allestiti piccoli laboratori per bambini. Noi abbiamo “creato” le maschere del gatto e della volpe … abbiamo pranzato al sacco e poi ci siamo catapultati nel percorso che in mezzo a siepi, sentierini e alberi, propone le statue dei vari personaggi della fiaba cosi da poter ripercorrere tutte le avventure di Pinocchio. A mio parere vere e proprie opere d’arte a partire dal carabiniere, la prima che si incontra e che ha entusiasmato in particolare modo i miei bambini.. le sue gambe formano una piccola galleria e per proseguire il sentiero bisogna passarvi sotto senza farsi acciuffare (ovviamente la statua è immobile ma nell’immaginario dei bimbi tutto prende vita).
E poi è tutto un susseguirsi di avventure e personaggi che possono sembrare un po’ vetusti se semplicemente guardati, ma se animati dalla fiaba e dalla fantasia vi accompagneranno attraverso una fantastica storia senza tempo. E poi arriva lui, il pescecane, in mezzo a uno stagno, maestoso e d’impatto… Pietro e Gioele avrebbero passato l’intero pomeriggio li tra i denti di quella balena… non vi dico la sorpresa quando si sono accorti che da una piccola finestrina si poteva scorgere Geppetto dentro alla pancia…
Altri divertenti spunti di gioco sono stati il labirinto di siepi e lo spazio dedicato al percorso avventura con il covo segreto dei pirati.
Per quanto riguarda il percorso avventura occorre sottolineare che si tratta di un vero percorso con tanto di cavi, moschettoni, caschetti e ovviamente personale adibito a istruire e seguire i bambini. I percorsi sono due a seconda dell’età del bambino. Vi invito a consultare il sito per maggiori dettagli al riguardo. Considerando che sono inclusi nel prezzo e che mi sono sembrati degni di nota, direi che non si può proprio lasciare sfuggire ai bimbi l’occasione di vivere un’avventura in prima persona.
Come già sottolineato da principio ho letto in più occasioni che il parco andrebbe ammodernato un po’ e in parte questo può essere vero, ma credo che perderebbe molto del suo fascino e del suo stile retrò che si sposa perfettamente con la fiaba. E poi in un mondo dove c’è poco spazio per l’immaginazione una giornata al parco di Pinocchio calerà voi e i vostri bimbi in un’atmosfera magica e antica dove la fantasia non può che trasportarvi nel suo fantastico mondo.
A completare la spettacolare e fiabesca giornata ci siamo fermati a dormire in una torretta della alta Collodi (Collodi Castello): un paesino arroccato, una vera e propria cascata di case, dove il tempo sembra essersi davvero fermato e sull’onda emozionale della giornata fare un giro per le stradine semi deserte illuminate dai lampioni antichi ci ha fatto davvero sentire come il gatto e la volpe.
Il giorno successivo, per la gioia soprattutto del più piccolino, non ci siamo fatti mancare un’altra avventura, ma stavolta più animalesca al parco zoologico di Pistoia che avevamo già visitato qualche anno prima e che anche questa volta non ci ha deluso.
Direi comunque che volendo abbinare un altro giorno alla visita di Collodi non vi mancheranno certo le idee: Lucca e Pisa solo per fare un esempio sono li ad un passo così come Montecatini terme. Quindi liberate la fantasia e partite!