Oggi vi voglio raccontare i nostri due giorni a Europa Park… cosa dite, non lo conoscete? Non lo avete mai sentito nominare? Neanche io sapevo della sua esistenza perché in Italia questo parco divertimenti è pressoché sconosciuto e questo è inspiegabile dato che stiamo parlando di uno dei parchi più grandi d’Europa, secondo come numero di visitatori solo a Disneyland e più volte insignito del titolo di miglior parco tematizzato.
Mio marito Luca, io e i miei due bimbi (Pietro 6 anni e mezzo e Gioele 2 anni e mezzo) lo abbiamo semplicemente adorato e per noi ha superato veramente ogni aspettativa. Abbiamo trascorso due giorni di puro divertimento e stupore perché ogni angolo del parco è curato nei minimi dettagli.
Europa park si trova nel sud della Germania, a Rust a meno di mezz’ora da Friburgo praticamente sul confine con la Francia.
Abbiamo inserito il parco all’interno di un viaggio on the road tra Svizzera, lago di Costanza e Foresta Nera (cliccate qui per leggere il diario completo della nostra vacanza), con l’intento di dedicare due giornate al divertimento dei bimbi ma, come spesso ci accade, anche io e Luca ci siamo divertiti almeno quanto loro. Io forse anche di più… tornare bambina è uno dei miei sport preferiti!
Il parco è stato inaugurato negli anni 70 e oggi è enorme (una giornata potrebbe risultare insufficiente se volete vederlo tutto, soprattutto se avete dei bimbi con voi) …. È suddiviso in circa 18 aree tematiche che rappresentano diversi stati europei: Germania, Italia, Francia, Olanda, Svizzera, Austria, Russia, Scandinavia, Grecia, Lussemburgo, Inghilterra, Irlanda, Spagna, Portogallo (non credo di averli elencati tutti) , più le aree dedicate alla Foresta dei Fratelli Grimm, alla zona interamente tematizzata “Arthur e il regno dei Minimei” e la zona dedicata all’avventura. Potete trovare tutte le info sul sito ufficiale del parco, di certo il biglietto non è economico, noi abbiamo fatto il biglietto valido due giorni (94 euro la tariffa per due gg per un adulto, 80 il ridotto; 49 euro il singolo giorno per adulto, 42 il ridotto) ma paragonato con gli altri parchi divertimenti regge decisamente la concorrenza e se siete amanti del genere vi rendete conto appena entrati del potenziale del parco.
Ovviamente il parco dispone anche di diversi hotel a tema come El Andaluz, il Bell Rock, Castillo Alcazar, Colosseo…non so darvi dettagli al riguardo perché abbiamo soggiornato molto più economicamente ma altrettanto vicini in un appartamento a Rust. Certo gli hotel visti da fuori sembravano fantastici e di certo lo saranno dato anche le tariffe piuttosto stratosferiche che propongono.
Il parco è servito internamente da un treno vero e proprio che permette di spostarsi da un quartiere all’altro e allo stesso modo potete utilizzare altri trenini/attrazioni che uniscono alla necessità di spostarsi senza faticare, l’entusiasmo dei bambini a salire su piccoli vagoncini. Come potrete immaginare le attrazioni sono veramente infinite e per tutte le fasce di età…anche Gioele (2 anni) è salito con noi su cosi tanti giochi da non poterli contare… certo i due preferiti di Pietro (anche i miei) sono stati banditi al piccolo… “Arthur”, veramente unico nel suo genere (provare per credere) e Voletarium che “simula” un volo sull’Europa talmente reale ed emozionante che vi lascerà letteralmente a bocca aperta e con il fiato sospeso.
Inutile spendere troppe parole per le attrazioni… bisogna provarle… una più bella e curata dell’altra. Se scaricate l’applicazione del parco vi sarà possibile vederle tutte e una volta varcato l’ingresso potrete visualizzare anche i minuti di attesa per ciascuna.
Impossibile però per quanto mi riguarda non spendere due parole per l’area dedicata ai fratelli Grimm: un favoloso (nel vero senso della parola) villaggio in un bosco incantato in cui ogni casetta custodisce più o meno segretamente tutti i particolari delle più famose fiabe. Che dire di più? Le parole a volte sono troppo asettiche… se solo aveste potuto ammirare gli occhietti meravigliati di Gioele di fronte a elfetti o rane che di tanto in tanto (con una fotocellula con sensore di movimento), ma per lui magicamente emettevano il loro “cra” e spruzzavano acqua, o lo sguardo curioso e incantato di Pietro che cercava tutti i trucchetti per far affacciare Raperonzolo con la sua treccia o far sbucare qualche personaggio nascosto dietro a qualche finestrina… be’ allora forse perché sono la loro mamma (ma noi mamme abbiamo tutte un cuore sensibile alla magia dei nostri bimbi) e quindi sono certa anche voi … be’ ecco sareste persuase da quell’atmosfera incantata che davvero fa tornare bambini. E a quel punto il divertimento è assicurato!
ciao Katia, ho scoperto per caso il tuo blog su facebook e ti voglio fare i complimenti per il tuo lavoro. Tanti spunti interessanti, per noi soprattutto la sezione dedicata ai viaggi! Ti seguirò anche in futuro!
Saluti da una mamma blogger di gemelli 6-enni . 🙂
Grazie mille! Il tuo commento mi fa molto piacere … Nei ritagli di tempo per passione ho iniziato a collezionare un po’ di spunti insieme a due mamme amiche… Continua a seguirci se ti va!!! Grazie!